Il 18 Luglio 2019 la vecchia UNI 8065:1989 ha lasciato campo alla nuova normativa che descrive nei dettagli le regole Il lavaggio impianti di riscaldamento da questa normativa diventa un’operazione obbligatoria per legge. Prima di comprendere le nuove direttive bisogna comprendere bene di cosa stiamo parlando.
Lavaggio impianto termico: cos’è e perché farlo
L’impianto di riscaldamento funziona grazie all’acqua calda che va dalla caldaia ai termosifoni e viceversa. Ovviamente questa circola in un impianto chiuso, senza mai interrompere questo ciclo, e spesso può anche essere vecchia di 20/30 anni. Nel lungo periodo questo può essere un problema e nonostante l’impianto sia ermetico, alla lunga l’acqua può avere un’azione sull’impianto e di conseguenza sui termosifoni e sulla caldaia. Questo potrebbe causare corrosioni, ossidazioni e piccole perdite andando ad intaccare l’efficienza dell’impianto termico.
Il lavaggio dell’impianto di riscaldamento serve a prevenire situazioni sgradevoli che a volte conducono alla sostituzione di termosifoni e caldaia.
Si esegue utilizzando una pompa, con la quale si inserisce nell’impianto un prodotto che consente di rimuovere le incrostazioni senza danneggiare l’impianto stesso. Alla fine del processo viene rimossa tutta l’acqua in circolo e viene sostituita con acqua nuova fino al ripristino della condizione ottimale.
Lavaggio impianto riscaldamento: è obbligatorio?
Come da norma UNI 8065:2019 il lavaggio impianti riscaldamento è obbligatorio solo in alcuni casi.
- nel caso di realizzazione nuovo impianto
- nel caso di ristrutturazione di un edificio e quindi anche dell’impianto termico
- nel caso in cui venga sostituita la caldaia per qualsiasi motivo ma sopratutto quando si passa da una caldaia tradizionale ad una a condensazione
In questi tre casi il lavaggio impianto termico è obbligatori per legge (Il Decreto del Presidente della Repubblica 59/2009 ci dice, all’Articolo 4, punto 14, lettera A) mentre in altri casi è facoltativo ma è sempre consigliabile farlo se:
- Stanze che sono più fredde di altre;
- L’impianto impiega molto tempo per riscaldarsi;
- Alcuni radiatori sono freddi anche se aperti, in particolare nella parte inferiore;
- La caldaia è più rumorosa del normale.
- Caldaia che dopo poco che si avvia va in blocco
Vantaggi dovuti al lavaggio impianto
Il lavaggio è sempre un vantaggio, a meno che l’impianto sia nuovo (andrebbe fatto una volta ogni 10 anni, considerando la velocità di insorgenza di corruzione o ostruzioni dell’impianto). Tra i problemi che vengono risolti, infatti, ci sono:
- La corrosione dovuta alle sostanze che stagnano in acqua;
- L’eliminazione delle alghe che si possono essere formate nell’impianto;
- La rimozione degli eventuali depositi di calcare.
La differenza prima e dopo il lavaggio chimico è notevole soprattutto se è passato molto tempo dall’ultimo lavaggio o se per 30 anni non è stato mai eseguito. Questo processo porta ad un risparmio energetico sul consumo di gas metano che arriva fino a 150 euro all’anno, per una famiglia media, e ad un prolungamento della vita della caldaia e di tutti i componenti dell’impianto di riscaldamento.
È un intervento idraulico di riqualificazione o efficientamento energetico e dunque detraibile fiscalmente, se abbinato a pratiche inerenti.
Lavaggio impianto riscaldamento: leggi e normative
La norma UNI 8065:2019 ha per oggetto la definizione e la determinazione delle caratteristiche chimiche e chimico-fisiche delle acque impiegate negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di acqua calda sanitaria con temperatura massima di 110 °C, negli impianti solari e termici per la climatizzazione invernale ed estiva e per la produzione di acqua calda sanitaria.
Nella versione aggiornata del 18 Luglio 2019 la norma è “esplosa”, passando da 11 a 50 pagine. La parte divulgativa, che va dal capitolo 3 al capitolo 6, ora comprende 30 pagine dove gli argomenti in essere vengono spegati ed approfonditi dettagliatamente. Vengono elencati e spiegati i trattamenti prescritti, i punti di intervento e le caratteristiche dell’acqua per gli impianti di climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) e per gli impianti solari termici. Questa versione della norma si concentra anche sulla parte dei controlli e va dalla modalità di prelievo dei campioni, con le misure e le analisi da effettuare, alle verifiche in fase di progettazione.
Per fare il lavaggio chimico è fondamentale rivolgersi ad un professionista del settore, ad un idraulico con esperienza. Un lavaggio fatto male o fatto da soli con il fai da te rischia di danneggiare l’impianto. Inoltre, occorre maneggiare acidi pericolosi e attrezzature idrauliche che solo un esperto del settore è in grado di usare. Per questi motivi, vi suggeriamo di evitare il fai da te.